Jumbo-Visma, la positività di Michel Heßmann ha turbato la squadra: “Colpita la nostra reputazione a causa di un errore, ancora da accertare, di un giovane corridore”
Sono passati alcuni giorni dalla notizia della positività a un controllo antidoping di Michel Heßmann. Il tedesco, 22 anni, è un corridore della Jumbo-Visma, la squadra attualmente più vincente del ciclismo internazionale, e aveva fatto parte della spedizione giallonera che aveva portato a casa il Trofeo senza Fine del Giro d’Italia 2023. Gli esami condotti, fuori gara, su Heßmann avevano evidenziato la presenza di un diuretico (al momento non ne è ancora stato rivelato il nome), cosa che ha portato la formazione neerlandese a sospendere il corridore, in attesa degli sviluppi del caso.
Le prime parole pronunciate dalla Jumbo-Visma sono quelle di Merijn Zeeman, uno dei direttori sportivi: “Non posso dire granché sulla situazione – le parole riportate da Trouw – Stiamo lavorando sulla cosa, chiaramente. Sul piano umano, Michel è importante per noi e merita il nostro supporto. Non bisogna dimenticare che si sta parlando di un ragazzo di 22 anni il cui mondo è completamente crollato. Stiamo cercando di tenere d’occhio anche l’aspetto psicologico della vicenda”.
La notizia della positività di Heßmann ha scosso l’ambiente neerlandese: “Per noi è stato un momento doloroso – ancora Zeeman – Un messaggio che noi come squadra e io come tecnico non avrei mai voluto ricevere. Noi vogliamo rivestire un ruolo esemplare quando si parla di antidoping. Questa positività ci colpisce ancora più duramente perché siamo una realtà di successo. Per questo dovrei essere meno orgoglioso di aver vinto tre Grandi Giri? Questo perché un giovane corridore potrebbe aver commesso un errore? Queste risposte spettano agli altri. Noi sappiamo che tutto verrà chiarito dai risultati delle indagini, che ancora non conosciamo”.
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